GLI EROI DELLA GRANDE GUERRA (1915-1918)

DOMINICI SECONDO (1896-1922)

 

Secondo Dominici, figlio di Paolo e Giuditta Gatti, nasce a Sipicciano l’8 febbraio 1896. Viene chiamato alle armi il 22 novembre 1915 e il 3 marzo 1916 viene inviato in territorio di guerra sino al 25 maggio 1917, quando, per gravi condizioni di salute, viene ricoverato in ospedale. Dopo essersi rispreso fisicamente viene dimesso ed inviato il 27 febbraio 1918 di nuovo al fronte con il 2° Reggimento Genio Zappatori, 190° Compagnia, 86° Istruzione Truppe di campagna. Purtroppo le sue condizioni di salute si aggravano di nuovo e viene ricoverato all’Ospedale di Modena dove rimane sino al 14 giugno 1918 per essere mandato definitivamente a Sipicciano in seno alla famiglia, dove muore il 30 luglio del 1918 a soli 22 anni d’età.

MORELLI CIRO  (1897-1918)

 

Ciro Morelli, figlio di Giacobbe e di Giuditta Regi nasce il 23 febbraio 1897 ad Amelia, ma si trasferisce giovanissimo a Sipicciano con la famiglia. Arruolato nell’aprile del 1917, viene mandato prima al 221° Battaglione della Milizia Territoriale e successivamente, l’11 febbraio 1918, al 45° Reggimento Fanteria, 1° Battaglione di Campagna. Trasferito al 111° Reggimento Fanteria Brigata Casale, con la quale rimane nelle posizioni dell’Altopiano di Asiago, partecipando alla seconda battaglia del Piave del mese di giugno.Partecipa alla battaglia di Vittorio Veneto dove, nell’attacco dell’ottobre 1918, viene colpito dalle forze austriache, morendo il 28 ottobre 1928 pochi giorni prima della firma dell’armistizio. 

SAVINI ARMANDO (1893-1916)

 

Armando Savini, figlio di Teodoro e Rosa Gatti, nasce a Sipicciano il 22 gennaio 1893. Il 21 agosto 1914 viene chiamato alle armi e nell’agosto dello stesso anno viene aggregato al 60° Reggimento Fanteria. Il 23 maggio 1915 viene mandato in territorio di guerra, dove partecipa eroicamente agli scontri con l’esercito austro-ungarico sul Col di Lana. Verso la fine del mese viene mandato ad operare sul costone di Salesei, lanciando un’offensiva il 2 agosto che si conclude con l’occupazione di una trincea nemica nel cosidetto “Panettone” del Col di Lana, che però viene sfortunatamente colpita da un intenso tiro d’artiglieria austriaca. In questo tragico attacco Armando Savini viene colpito mortalmente e dichiarato poi dispeso. Sulla scomparsa, che i familiari credevano fosse avvenuta sul fronte russo per non aver mai ricevuto infomazioni dirette, il Ministero della Difesa rilascerà una dichiarazione di morte solamente il 1 luglio 1916. Armando Savini muore all’età di soli 23 anni.